Amino Chibuzo Simon, il calciatore che lavora in un negozio di scarpe

Amino Chibuzo Simon è uno dei tanti giocatori africani emigrati in Turchia, per cercare di costruirsi una carriera calcistica, ma la sua vicenda è diversa dalle altre.

22 anni, nigeriano e con un passato nei campionati della sua nazione con la maglia dell’Osusu FC, Simon (che risulta sposato e con un figlio), ha ricevuto in estate un’ottima proposta contrattuale da ”foreign player” da parte dell’Horozköy Gençlik İhtisasspor di Manisa (squadra militante nelle serie minori turche).

Forte di questa offerta e speranzoso di fare bene, per farsi magari notare da club importanti turchi e vicini come Manisaspor (noto club dotato di ottimi scopritori di talenti) o Akhisar, il giocatore è subito volato in Turchia aggregandosi alla società, forte di essere pronto a realizzare il suo sogno.

Ma una volta pronto per firmare il suo buon contratto da calciatore, la federazione calcistica turca ha bloccato l’affare per problemi burocratici di licenza e l’Horozköy Gençlik İhtisasspor ha di conseguenza lasciato libero l’attaccante.

Deluso, disoccupato e senza soldi, Simon non si è dato per vinto e ha iniziato a cercare qualsiasi lavoro, per procurarsi dei soldi a scopo di sostentamento nei dintorni di Manisa (in attesa del calcio).

L’unica chance lavorativa gli è stata concessa da uno store di scarpe, dove l’ex Osusu Fc attualmente lavora. In tasca gli resta un salario minimo in Lire turche.

Negandogli per ora la licenza di foreign player, la Tff costringe questo giocatore desideroso di sfondare nel ”futbol” turco a lavorare, di fatto, come calzolaio.

Nonostante tutto ciò il 22enne ha parole dolci per la Turchia e soprattutto per la città che lo ha ospitato:

Sono venuto a Manisa per diventare un importante giocatore di calcio ma ho avuto un problema sul mio tesseramento ed ora ho cominciato a lavorare in questo negozio di scarpe, che ha anche concluso importanti accordi di fornitura con aziende europee importanti e mi sta piacendo molto, inoltre Manisa e la Turchia sono bellissime” ha detto il giovane attaccante.

Questa storia non va purtroppo considerata un’eccezione, infatti nel moderno calcio turco dei nuovi stadi e del lancio di giovani talenti, accadono vicende (molto spesso a carico di giocatori provenienti dall’Africa) che hanno dell’incredibile. È risaputo che molti intermediari o presunti tali scovino atleti nel continente nero, prospettando sotto il pagamento di un compenso una favolosa carriera in Turchia. Ma nella maggior parte dei casi gli atleti finiscono nei campionati amatoriali, o peggio, in mezzo ad una strada. Dietro ai pochi fortunati che sfondano si nascondono molti ragazzi che non riescono a realizzare i propri sogni, finendo per poi tornare in patria o per innamorarsi, e forse questo è l’unico lieto fine, della città che involontariamente li ha ospitati.

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