Storie di club - Boluspor, dalla Uefa alla finale di Coppa fino agli acquisti di attaccanti ex Serie A

Il ritorno di storie di club ci porta a Bolu (Turchia del nord), alla scoperta del calcio in una città famosa tra i viaggiatori a causa di eccellenti strutture termali e di sensazionali ambienti montuosi.

L’origine del calcio nella città sopracitata ha avuto origine il 28 dicembre 1965, periodo in cui è nato il Boluspor Kulübü, dalla fusione di due club chiamati Abantspor e Bolu Genclik.

Sfruttando la sua immensa ricchezza (grazie al turismo il club è sempre stato uno dei più ricchi di tutta l’Anatolia), il Boluspor ha ottenuto l’ingresso nella seconda divisione turca già dal 1966.

Quattro anni più tardi la società munita di particolari divisa biancorosse, ha vinto il campionato cadetto turco, guidata dall’esperienza dell’ungherese Janos Kuzman, salendo quindi prestissimo nel top del calcio anatolico.

Nonostante un duro impatto con una realtà di squadre d’alto livello, la compagine di Bolu ha stretto i denti, conquistando salvezze striminzite e buoni risultati come il quinto posto del 1972-73.

Ma nel 1973-74 il Boluspor ha rischiato per pochissimo di vincere la Super Lig, lottando con forza e speranza dall’inizio alla fine con Besiktas e Fenerbahce, prima di cedere lo scettro della contesa del titolo a questi ultimi.

Il sogno della pratica scudetto andato in archivio, col comunque eccellente terzo posto, non ha però impedito al club di gioire, per la prima matematica e storica qualificazione in Coppa Uefa.

L’unica avventura europea della storia del club avvenuta nel 1974-75, è però andata subito in archivio, con una sonora eliminazione al primo turno, per mano di una Dinamo Bucarest vittoriosa per 3-0 e 1-0, grazie ad un super Mircea Lucescu.

In campionato il club si è salvato lottando, inaugurando poi una serie di annate di medio-bassa classifica, culminate però con la clamorosa retrocessione del 1978-79.

Fortunatamente la società è prontamente risalita l’anno dopo, investendo ulteriormente una volta ufficializzato il ritorno nell’elite del calcio turco.

Nel 1980-81 il Boluspor trascinato da Halil İbrahim Eren, ha ottenuto una discreta salvezza, mentre in Coppa di Turchia ha sfiorato l’impresa, eliminando in serie club come Erzurumspor, Kocaelispor, Galatasaray e Bursaspor, prima di crollare in finale per mano dell’Ankaragucu.

Il secondo punto più alto della storia della compagine di Bolu è stato seguito da 15 anni buoni tra Super Lig e seconda divisione.

Ma a partire da metà anni 90, il club ha avuto dei dissesti economici, che hanno portato il Boluspor a crollare tra terza e quarta divisione attorno a metà degli anni 2000.

Fortunatamente la società ha saputo porvi rimedio, riassestandosi e ripartendo più forte di prima nel biennio 2005-2007, periodo in cui la squadra di Bolu è risalita nella 1.Lig (la serie cadetta turca).

A partite dal 2007-08 il club ha riprovato più volte a salire in Super Lig, per tornare ai fasti di un tempo, ma gli acquisti di gente come Wilfred Dalmat (ex Lecce e Orduspor), Omar Wade (ex Losc Lilla), Jimmy Dixon, Gilman Lika, Nduka Ozokwo, Oliver Peev, Landry Matondo, Fabiano Oliveira, Emmanuel Gomis, Koffi Kouame Eugene, Serge Pacome Djiehoua, Akeem Agbetu, Kingsley Nwankwo,  Nikolai Dimitrov e Daniel Zlatkov, si sono rivelati vani e infruttuosi.

Nemmeno lo scorso anno il Boluspor è riuscito a raggiungere il sogno Super Lig, nonostante i tantissimi gol messi a segno dall’ex centravanti del Parma Aleksandar Prijović.

E perfino in questa stagione, nonostante l’ingaggio dell’ex bomber del Lecce Edward Ofere, il club sta ottenendo risultati anonimi.

Sorge quindi spontanea una domanda: quale sarà il futuro di questa squadra?

Noi a questo non possiamo rispondere, ma senz’altro il Boluspor per sognare grandi livelli deve dotarsi di un moderno stadio, perchè il vecchio Bolu Ataturk è ormai inadeguato.

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